Campocologno, vista da nord-ovest il 31 ottobre 1939. Ben visibili sono la chiesa, la casa in via Cantonale 92, la casa frazionale in via Cantonale 64 e la centrale idroelettrica delle Forze Motrici Brusio (ora Repower).
Campocologno, veduta generale da nord-ovest. Sulla sinistra la stazione ferroviaria, la chiesa cattolica e la centrale idroelettrica delle Forze Motrici Brusio (ora Repower). In fondo a destra si intravede parte di Tirano.
Viano, il paese contornato da campi coltivati visto da sud. Nella prima fila di case il Ristorante Monigatti. Sul versante opposto della valle i prati e i monti di Selva.
Campocologno, vista da est. Da destra a sinistra la stazione ferroviaria, l'attuale Albergo Stazione e il Negozio Zanolari. In secondo piano la casa frazionale e la chiesa.
Campascio, vista da sud. In primo piano a sinistra due ragazzi sulla strada vicino ai campi. Sullo sfondo a destra si intravede la chiesa cattolica di Brusio.
Piattamala, vecchia dogana italiana vista da sud, fra il fiume Poschiavino e la strada cantonale. In alto a sinistra la prima casa d'abitazione dei finanzieri.
Brusio, Giuseppe Nussio al centro, i postini di Cavaione e Viano e due donne davanti all'ufficio postale (Li Canvi 271). A sinistra un sottopassaggio e una stalla (Spina 269).
Campocologno, entrata sud. Sulla sinistra la dogana svizzera. In primo piano la casa in via Cantonale 2 e dietro la centrale idroelettrica della società Forze Motrici Brusio (ora Repower).
Campocologno, piazza con il Negozio Zanolari (via Cantonale 60). Si notino, sulla casa, le insegne "Tabacchi - Coloniali - Cioccolatte", "Handlung - Trinkhalle" e "Cailler". Sulla destra la "Trattoria Pola" (via Cantonale 54) e sulla sinistra la dogana ferroviaria. In strada alcune carrozze.
Brusio, a sinistra l'ufficio postale, con telegrafo e telefono. A destra il ristorante e il prestino Nussio (Li Canvi 271). Si noti sul tetto della posta l'antenna del telegrafo.
Brusio, l'ufficio postale con telegrafo e il ristorante e prestino Nussio (Li Canvi 271). Si noti sul tetto dell'edificio a sinistra il palo del telegrafo.
Brusio, vista da sud-est. A sinistra casa Misani (via Cantonale 288). Più in alto la chiesa cattolica e quella riformata ancora con il campanile vecchio.
Brusio, in primo piano la villa Nussio (Li Canvi 272) nei pressi del viadotto. Dietro la "Pension Nussio" (Li Canvi 271). Sul tetto dell'edificio a sinistra l'impianto dell'ufficio del telegrafo.
Campocologno, "Ristorante Campocologno" (oggi Locanda Grigionese, via Cantonale 28). In basso a destra sulla facciata della casa è leggibile la scritta 52 km.
Campocologno, vista da sud prima della costruzione della centrale idroelettrica delle Forze Motrici Brusio (ora Repower) sulla sponda del fiume Poschiavino.
Brusio, l'insegnante Giovanni Bottoni con la 4a classe nell'anno scolastico 1893-1894 subito dopo l'unione della scuola cattolica e riformata, di cui è stato uno dei promotori.
Cavaione, maggese Pitila, periodo di fienagione. Da sinistra: Giuseppe Motali, Natale Plozza, Orsola Plozza, Michele Balsarini, Erminia Plozza e Cirillo Plozza davanti a una casa.
Brusio, prati coltivati con contadini al lavoro. Vista da nord-est sul paese. Si notino il campanile della chiesa cattolica sulla destra e il viadotto in secondo piano al centro.
Campocologno, Carri carichi di merce all'entrata sud del paese. Sulla destra si notino le insegne "Gambrinus Halle" sulla casa in via Cantonale 4 (oggi Priuli Spedizioni) e "Birreria Tabacchi Chocolatte" e, sopra la porta laterale, "Negozio" sulla casa in via Cantonale 2 (oggi Negozio Gambrinus). Sulla sinistra la casa in via Cantonale 3 (oggi sede della Polizia cantonale).
Brusio, carrozze in sosta sul piazzale davanti alla casa che porta la scritta "Vino e birra" (Borgo 308) mentre i cavalli si rifocillano. Tra le case si noti un palo del telegrafo.
Brusio, due slitte in sosta davanti al Ristorante Prestino Nussio (Li Canvi 271). Si notino le insegne sulla casa "Agentur der Helvetia, Schweizerische Feuer, Versicherungs Gesellschaft" e "Agenzia della Basilese, Compagnia d'Assicurazioni contro gl'Incendi".
Brusio, carrozza sul piazzale davanti all'osteria "Vino e birra" (oggi Ristorante Cervo). Si notino alcune mangiatoie per i cavalli addossate alla casa.
Campascio, cascata e centralina del Saent. Nel 1907 la struttura viene acquistata dalle Forze Motrici Brusio con funzione di riserva. In primo piano le case in via cantonale 202 e 203 (casa Mascioni).
Campocologno, in secondo piano le condotte forzate delle Forze Motrici Brusio (ora Repower) viste da est. Davanti, il retro della Locanda Grigionese in via Cantonale 28.
Viano, dogana svizzera. Colonna di carri carichi di fieno, in direzione Baruffini, in mezzo a cui sono nascoste le bricolle. Altre sono ammassate sulla strada. Un contrabbandiere ne trasporta una in spalla.
Zalende, la prima sede delle Forze Motrici Brusio (ora Repower) installata nella casa 165 (per un periodo anche sede della scuola) dal 1904 al 1920 e poi trasferita a Poschiavo in via da Clalt.