Curvera da sura, maggengo sopra S. Carlo sul versante sinistro della valle. Adagiato su un terrazzo a 1300 m s.l.m., in origine era un insediamento permanente. Si noti sulla destra una piccola cappella.
Vista da ovest su S. Carlo con le ultime case di Privilasco (a destra) e Aino. Al di là della strada cantonale la contrada di Somaino. A nord del paese il primo tratto della strada del passo del Bernina. In primo piano i fili della corrente elettrica.
Vista da ovest su S. Carlo con le ultime case di Privilasco (a destra) e Aino. Al di là della strada cantonale la frazione di Somaino. A nord del paese il primo tratto della strada del passo del Bernina. In primo piano i fili della corrente elettrica.
S. Carlo, il centro del paese attraversato dalla strada cantonale. Sulla sinistra il Negozio-Ristorante Dorizzi e diverse persone in strada. Vista da nord.
S. Carlo, centrale elettrica alle Austrini. Costruita dall'ingegner Rodolfo Selebam, è stata distrutta da un'inondazione nel 1911 e quindi definitivamente chiusa.
S. Carlo, centrale elettrica alle Austrini, con un uomo davanti in posa, e relativa passerella d'accesso sul fiume Poschiavino. Sullo sfondo le case di Privilasco.
S. Carlo, officina elettrica alle Austrini sulle sponde del fiume Poschiavino. È testimone di uno dei primi tentativi, in valle, di sfruttamento delle acque per generare energia elettrica. Sullo sfondo le case di Privilasco.
S. Carlo, vista da est. Sulla destra si noti il campanile della chiesa con le impalcature e il tetto in rame. Sul versante destro è ben visibile il tracciato della ferrovia e il torrente Cavagliasch. In alto a sinistra il Piz Varuna e al centro il Curnasel.