Gli scolari di Campocologno in occasione del tradizionale rito propiziatorio per il risveglio della primavera. Il suono dei campanacci portati al collo dai bambini “chiama” l’erba e il rogo finale “brucia” l’inverno, rappresentato da due fantocci, la “Vègia” e il “Vègiun”, costruiti dagli allievi stessi.