La sala degli interruttori nella stazione di trasformazione di Piattamala, realizzata a sud della dogana italiana, contemporaneamente alla centrale di Campocologno, dalla Società Lombarda di Milano, partner delle Forze Motrici Brusio ai tempi della sua costituzione.
La ditta italiana si impegna a ritirare l’energia prodotta a Campocologno non consumata sul posto dai Comuni concessionari e dalla neocostituita Ferrovia del Bernina e a trasportarla tramite la propria rete fino alla periferia di Milano, ricca di industrie.
Per adattarla però alla rete italiana, l’energia elettrica deve essere prima trasformata, nella stazione appunto di Piattamala.
L’impianto chiude nel 1928, quando le Forze Motrici Brusio sono in grado di trasportare l’energia direttamente da Campocologno mediante nuove linee che partono dall’edificio dei trasformatori da 7 kV a 140 kV costruito accanto alla centrale nel 1927-1928.
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