Lavori di costruzione della “Centralina” (Campocologno II), l’impianto messo in esercizio nel 1950 per utilizzare ulteriormente l’acqua già turbinata nella centrale di Campocologno (Campocologno I), sulla destra, sfruttando un dislivello di 13,2 m.

La “Centralina” sorge a ridosso delle prime case di Campocologno, appena valicato il confine fra Italia e Svizzera.