Posa delle fondamenta della “Centralina” di Campocologno (Campocologno II), realizzata nel 1948-1949 presso il confine con l’Italia per sfruttare anche il dislivello di 13,2 m dalla centrale esistente (Campocologno I), poco più a nord.

Al centro la struttura del canale che convoglia nella “Centralina” l’acqua già turbinata nella centrale Campocologno I, a cui si aggiunge anche l’acqua captata direttamente dal fiume Poschiavino mediante un’opera di presa nelle vicinanze.

Sulla destra lo sbocco nel Poschiavino dell’acqua turbinata nella centrale esistente prima dell’entrata in esercizio della “Centralina”.