Lo sfruttamento idroelettrico in Valposchiavo inizia nel 1906 quando la società Forze Motrici Brusio costruisce la sua prima centrale a Campocologno.

L’impianto è alimentato dall’acqua del Lago di Poschiavo, captata a Miralago (ai tempi chiamato Meschino) mediante una presa a sifone.

Il sifone è sostenuto da una struttura in legno che si allunga per 60 m sul lago e che continua sottoterra per altri 22 m.

Da lì l’acqua entra nella galleria di adduzione che porta l’acqua nella camera di carico di Monte Scala (945 m s.l.m.), sopra Campocologno, tramite una galleria lunga 5’250 m scavata sul versante destro della valle.

Da Monte Scala l’acqua raggiunge la centrale (529 m s.l.m.) in sei condotte forzate dopo un salto di ca. 410 m.